L'importanza della prevenzione cardiovascolare
Le malattie cardiovascolari sono, nel mondo, tra le cause più frequenti di mortalità, triste primato che contendono alle patologie oncologiche.
In Italia oltre il 40% dei decessi è dovuto a cause cardiovascolari e di questa percentuale circa il 30% delle persone muore per infarto o per patologia coronarica severa.
Va infatti chiarito che, quando parliamo di malattia cardiovascolare, non ci riferiamo solo ad eventi acuti come l’infarto ma anche, per esempio, ad aritmie cardiache maligne che si manifestano frequentemente anche in cuori giovani, sportivi, apparentemente sani.
In generale prevenire significa mettere in atto un insieme di comportamenti, attività, azioni e interventi diretti a impedire che si verifichino fatti considerati dannosi. In medicina la prevenzione è di vitale importanza e lo diventa ancora di più quando si tratta del cuore.
In ambito cardiovascolare si distinguono due tipi di prevenzione, quella primaria e quella secondaria:
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La prevenzione primaria è quella che si riferisce alle persone sane. Evitare che la persona si ammali permette anche di ridurre le complicanze (oltre a evitare di doversi rivolgere al sistema sanitario). In pratica, la prevenzione primaria ha l’obiettivo di allungare il più possibile la vita in salute delle persone. Rientra in questo tipo di prevenzione avere uno stile di vita sano, che comprende un’alimentazione equilibrata e una quotidiana attività fisica. Lo sport e, in generale, l’attività fisica regolare aiutano ad abbattere alcuni fattori di rischio e, quindi, a mantenere una corretta frequenza cardiaca, corretti valori pressori, e a tenere sotto controllo le calorie, che vengono bruciate con maggiore facilità
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La prevenzione secondaria, invece, si riferisce alle persone colpite da infarto. In questi casi sono fondamentali una diagnosi precoce e una cura veloce ed efficace, ma anche la prevenzione è molto importante: curare correttamente i fattori di rischio e assumere le terapie consigliate dal proprio medico serve a prevenire ulteriori recidive.