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Igiene orale: perché lo spazzolino non basta

Igiene orale: perché lo spazzolino non basta

09 ottobre 2023

Una corretta igiene orale quotidiana è alla base di un sorriso sano, con gengive e denti sani e forti.

Con semplici accorgimenti quotidiani infatti, è possibile prevenire molte patologie orali: non solo carie, ascessi dentali, gengiviti e sensibilità dentale, ma anche altri problemi di maggiore entità.

Ma perché lo spazzolino da solo non basta?

Gli spazzolini sono progettati per pulire la superficie visibile dei denti; questo per molti potrebbe risultare sufficiente, ma in realtà non lo è affatto. Pensate a quanta placca rimane dopo lo spazzolamento negli spazi interdentali e nella lingua. Laddove il normale spazzolino non riesce ad arrivare infatti, nella maggior parte dei casi, nascono carie e malattie gengivali.

Lo spazzolino, anche se usato con la giusta tecnica, non raggiunge lo SPAZIO INTERDENTALE ovvero quella zona anatomica al di sotto dei punti di contatto tra un dente e l’altro, normalmente chiusa dalle gengive.

Si rende quindi necessario l’utilizzo di altri presidi di igiene per raggiungere tali spazi:

- Il filo interdentale

- Lo scovolino

Il filo interdentale e lo scovolino sono grandi alleati della salute orale prima o dopo lo spazzolamento. Il suggerimento è di utilizzarli almeno una volta al giorno, specialmente la sera, consentendo la rimozione dei residui di cibo accumulati durante il giorno e depositati tra gli spazi interdentali.
Come passare il filo in modo corretto? Prima di tutto occorre tagliarne una porzione e avvolgere le due estremità nelle dita delle mani, quindi con l’indice e il medio, e poi utilizzando i pollici per inserirlo negli spazi tra i denti effettuando un movimento sia sopra che sotto la gengiva, quindi facendolo aderire sia alla superficie anteriore che a quella posteriore del dente, sia nell’arcata superiore che inferiore. Il filo deve essere teso e non deve essere spinto eccessivamente per non lesionare la gengiva.

Lo scovolino, invece, è caratterizzato da una testina con una parte centrale in metallo semiflessibile su cui sono inserite delle setole in fibra artificiale, e un manico. Si può scegliere tra diverse opzioni in base alla lunghezza del manico e delle setole, quest’ultime in generale variano da 1,9 mm a 2,7 mm. Esistono sia gli scovolini usa-getta, ma anche quelli con la testina intercambiabile, che possono essere riutilizzati fino a 10 volte.
Come utilizzare lo scovolino? Si consiglia prima dello spazzolomento con il dentifricio, facendolo scorrere avanti e indietro tra le singole fessure dei denti, almeno per 3 volte di seguito, con un movimento delicato e ritmato. Nell’arcata superiore il movimento deve andare dall’alto verso il basso, mentre in quella inferiore dal basso verso l’alto. Risciacquare poi con un collutorio adeguato, non troppo aggressivo, per favorire l’eliminazione dei frammenti di cibo, precedentemente rimossi con lo scovolino. Oltre a svolgere quest’azione, il collutorio risulta utile per rinfrescare la bocca, rinforzare lo smalto ed eliminare placca.

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