Alimentazione speciale: di cosa si tratta?
Il rapporto tra alimentazione e salute è ormai ben dimostrato, ma non si tratta solo di mangiare in modo sano per prevenire certe malattie. Per alcune malattie genetiche rare, una dieta speciale può rappresentare una terapia specifica.
Ma cos’è l’alimentazione speciale?
Gli "alimenti a fini medici speciali" sono prodotti volti al trattamento dietetico di soggetti affetti da turbe, malattie o condizioni mediche che determinano una vulnerabilità nutrizionale, cioè l’impossibilità o la forte difficoltà ad alimentarsi utilizzando i comuni alimenti, integratori alimentari compresi, per soddisfare il loro fabbisogno nutritivo.
La ricerca scientifica ha anche mostrato che ci sono molte malattie per le quali il cibo diventa addirittura una terapia, magari nei casi più lievi o negli stadi iniziali, o comunque un valido aiuto ai farmaci. Succede con il diabete, l'ipertensione arteriosa, l'ipercolesterolemia, con diete che puntano a tenere sotto controllo rispettivamente quantità e qualità degli zuccheri, apporto di sodio e apporto di colesterolo.
Se varie malattie beneficiano in modo più o meno diretto di attenzioni particolari all'alimentazione, per alcune malattie genetiche rare una dieta specifica può rappresentare l'unica – o quasi – opzione possibile, fondamentale per impedire o attenuare lo sviluppo di sintomi importanti. È il caso di alcune malattie genetiche metaboliche per le quali la dieta costituisce una forma di medicina di precisione che, pur senza correggere il difetto metabolico alla base, permette di aggirarne gli effetti dannosi.
Insomma, Il cibo è salute: lo dice la ricerca scientifica. Non stiamo parlando di qualche dieta fantasiosa proposta dai media o sui social come panacea di tutti i mali. Parliamo di schemi alimentari basati su un basso consumo di grassi saturi e zuccheri semplici e su un consumo preferenziale di zuccheri complessi, grassi insaturi 'buoni', fibre e alimenti ricchi di nutrienti funzionali come antiossidanti e polifenoli.