Gambe pesanti? Perché succede e come rimediare
Gambe pesanti, dolenti e gonfie? Sono molte le persone che accusano questi sintomi e purtroppo, troppo spesso vengono trascurati.
Tra i fattori scatenanti, la sedentarietà, indumenti troppo stretti, ma a volte in aggiunta a questi vi sono dei veri e propri difetti di circolazione a carico del sistema venoso e linfatico.
Come rimediare?
Il modo migliore per evitare il gonfiore è quello di cercare di restare il più possibile in zone fresche e rimanere costantemente idratati, inoltre aiuta muoversi regolarmente e non passare troppo tempo seduti o in piedi. A volte l’edema si risolve semplicemente sollevando i piedi e riducendo l’assunzione di sale. Se questo non basta, il gonfiore potrebbe essere un segno di insufficienza venosa, in questo caso le calze compressive possono alleviare il fastidio. Ma vediamo insieme nel dettaglio, tre consigli utili per migliorare la circolazione e accusare meno il senso di pesantezza alle gambe:
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bere durante la giornata acqua o tisane per essere sempre idratati. Mantenere una buona idratazione è importantissimo anche per coadiuvare l’espulsione di tossine che ristagnano nei vasi sanguigni.
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Attenzione all’abbigliamento: non indossare pantaloni troppo stretti per favorire la circolazione, nè tacchi troppo alti per lunghe ore, né scarpe rasoterra. Abiti troppo attillati, come ad esempio jeans, operano una costrizione dei vasi sanguigni impedendo il ritorno venoso. Prediligi quindi vestiti confortevoli e larghi.
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Riposo, se il dolore impedisce il movimento meglio riposarsi finché non si sarà in grado di muoversi senza soffrire; utile in questi casi anche posizionare un rialzo ai piedi del letto per favorire il ritorno venoso. Prima di dormire, puoi posizionare un cuscino sotto le gambe in modo da farle stare rialzate e favorire così il microcircolo. Puoi anche appoggiare le gambe ad un muro e mantenere una posizione a L per qualche minuto.
Fate sempre attenzione ai segnali che si potrebbero ravvisare proprio nei giorni più assolati dell’anno e se i sintomi dovessero persistere, è buona norma consultare il proprio medico.