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Caldo e dispnea: come comportarsi

Caldo e dispnea: come comportarsi

08 settembre 2025

Le nostre estati, ormai, sono sinonimo di temperature che salgono senza sconti, e per chi soffre di dispnea, quella fastidiosa e spesso angosciante sensazione di respiro corto, il caldo può trasformarsi in un vero e proprio incubo. Quando l’aria si fa pesante, umida e irrespirabile, il corpo fatica a trovare il suo equilibrio, e chi già convive con difficoltà respiratorie si trova a dover affrontare una sfida in più. Ma come si può gestire questa situazione senza farsi sopraffare dall’ansia o dal disagio?

Prima di tutto, è fondamentale capire perché il caldo peggiora la dispnea. Quando la temperatura esterna aumenta, il nostro organismo lavora più duramente per mantenere la temperatura interna stabile, e questo sforzo richiede un maggior apporto di ossigeno. Il respiro diventa più affannoso, il cuore batte più velocemente e, se già si hanno problemi respiratori, tutto si amplifica. Aggiungiamo l’umidità elevata, che rende l’aria più densa e difficile da inspirare, ed ecco che anche una semplice passeggiata può trasformarsi in un’impresa. Per non parlare dell’inquinamento atmosferico, che spesso raggiunge picchi nelle giornate più calde, irritando le vie respiratorie e peggiorando ulteriormente la situazione.

Il primo alleato contro la dispnea da caldo è senza dubbio la pianificazione. Uscire nelle ore più fresche della giornata, la mattina presto o la sera dopo il tramonto, può evitare l’esposizione alle temperature più aggressive. Se proprio non si può fare a meno di muoversi nelle ore centrali, è essenziale cercare ombra, indossare abiti leggeri e traspiranti, e portare sempre con sé una bottiglia d’acqua per mantenere una buona idratazione. Bere poco, infatti, rende il sangue più denso e costringe il cuore a lavorare di più, aumentando la fatica respiratoria. Attenzione anche ai repentini sbalzi di temperatura: passare dal caldo torrido a un ambiente climatizzato gelido può provocare uno shock termico, scatenando broncospasmi o crisi respiratorie. Meglio regolare il condizionatore su temperature moderate e non inferiori ai 24-25 gradi.

Un altro aspetto cruciale è l’alimentazione. Mangiare pasti pesanti e ricchi di grassi obbliga l’organismo a un surplus di lavoro digestivo, sottraendo energie preziose e aumentando la sensazione di affanno. Privilegiare cibi freschi, leggeri e ricchi di acqua, come frutta e verdura di stagione, aiuta a mantenere il corpo idratato e più reattivo. Attenzione però alle bevande ghiacciate o agli eccessi di caffeina, che possono provocare tachicardia e peggiorare la percezione del respiro corto. Anche l’alcol è un vasodilatatore e può accentuare la disidratazione, quindi meglio limitarne il consumo.

Chi soffre di patologie respiratorie croniche, come asma, dovrebbe sempre consultare il proprio medico prima dell’arrivo della stagione calda, per valutare eventuali aggiustamenti nella terapia. Portare con sé i farmaci di emergenza, soprattutto quando si esce, è una precauzione indispensabile; inoltre, può essere utile utilizzare un umidificatore in casa se l’aria è troppo secca, o al contrario un deumidificatore se l’umidità è eccessiva, per mantenere un microclima il più possibile confortevole.

Infine, da non sottovalutare l’aspetto psicologico: l’ansia legata alla difficoltà di respirare può creare un circolo vizioso in cui la paura stessa aggrava i sintomi e tecniche di respirazione controllata, come quella diaframmatica, o esercizi di rilassamento possono aiutare a gestire meglio gli episodi di dispnea. E se il caldo diventa insopportabile, non esitare a cercare refrigerio in ambienti freschi e climatizzati, perché a volte la soluzione più semplice è anche la più efficace.

Tags: caldo, dispnea, problemi respiratori, idratazione, malessere

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